Scuola Primaria con bilinguismo (6-10 anni)

La nostra Scuola Primaria con bilinguismo, come tutte le scuole paritarie, segue i programmi e le indicazioni ministeriali, declinandoli in modo da perseguire un’armoniosa e completa crescita dei bambini dai 6 ai 10 anni, sotto tutti gli aspetti della loro ricca personalità.

Particolare cura è dedicata alla solidità delle acquisizioni fondamentali della lingua italiana, ma viene favorita fin dalla classe prima un’immersione nella lingua inglese in modo da accompagnarne l’apprendimento nel modo più naturale possibile, anche attraverso il metodo CLIL (Content and Language Integrated Learning) dove si prevede l’insegnamento di una disciplina non linguistica, come la storia o la geografia, in una lingua straniera. Inoltre Istituto Farlottine sviluppa progetti collaborativi con scuole da tutta Europa attraverso la piattaforma online eTwinning, co-finanziata da Erasmus+ 2021-2027. Tramite questi progetti gli alunni diventano protagonisti del loro apprendimento e si aprono alla dimensione internazionale, sviluppando un sentimento di cittadinanza europea.

Gradualmente in proporzione all’età degli alunni, viene introdotta la didattica digitale integrata, grazie all’utilizzo di strumenti come i Chromebook (pc che utilizzano ambiente Google) e G-suite.

Fra gli obiettivi principali c’è dunque quello di aiutare i bambini a:

coltivare un atteggiamento di sana curiosità e stupore verso gli infiniti aspetti della realtà;

acquisire una solida preparazione di base;

sviluppare i processi di analisi e di sintesi, di rielaborazione e di critica;

sviluppare la buona capacità di organizzare, con sempre maggiore autonomia, sia il proprio tempo che il proprio materiale scolastico e personale, e maturare atteggiamenti di responsabilità rispetto ai propri impegni.

Come sappiamo, non è possibile alcuna acquisizione di nuove competenze e abilità senza educare le forze interiori della determinazione e della perseveranza in modo da portare il bambino, pian piano, dalla pura “attrazione” alla capacità di “attenzione”.

Gli anni della scuola elementare diventano così anche gli anni in cui si comprende che esiste una bontà che non è immediatamente piacevole, ma che, se coltivata, dona frutti duraturi e nutrienti. È anche in primo impatto con la “valutazione”. E’ importante capire che si impara sbagliando, ma a condizione che qualcuno segnali con onestà gli errori: il voto sugli elaborati o sulla scheda di valutazione non intaccano minimamente la stima verso il bambino, ma piuttosto la presuppongono. Il registro elettronico è di supporto alle famiglie, senza sostituirsi affatto alla preziosa relazione e alleanza che desideriamo in tutti i modi coltivare, fondamentale per la buona crescita del bambino.

Sappiamo bene che nessuna istruzione è neutra e, dunque, coltivando l’intelligenza, la scuola porta pian piano il bambino a farsi un’idea della realtà e a coltivare secondo alcuni valori la relazione con gli altri e con se stesso. La scuola in questo contesto si trova più che mai nella posizione di essere quell’ambiente che la famiglia consapevolmente sceglie per essere aiutata a offrire ai figli una speranza affidabile, una testimonianza della bontà della vita, una possibilità in più per riconoscere che l’esistenza ha un senso perché sta nell’abbraccio misericordioso di Dio.

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